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13

jui 2019

#6 Espace

Teatro di suoni. Spazi acustici teatrali e territoriali

DFA Locarno

Société suisse du théâtre (SST)

Il Workshop pone al centro la dimensione sonora nelle pratiche e delle esperienze teatrali: dalla conoscenza attraverso il corpo alla condensazione di uno spazio-tempo, dalle fondamentali interazioni con il tempo presente alla composizione antropologica di legami identitari.

Re Cervo, 2014, Accademia Teatro Dimitri SUPSI

La dimensione sonora dell’esperienza teatrale è infatti da sempre centrale nella cultura scenica occidentale, molto legata a una importante tradizione di prosa che ne ha definito spesso i principali sviluppi, ma non è stata adeguatamente tenuta in conto rispetto ai suoi influssi sui processi creativi e drammaturgici. Una ricerca sullo spazio dei suoni nel teatro è ancora ai suoi inizi, ma sta trovando nelle attività all’Accademia Teatro Dimitri un terreno fertile sia nelle riflessioni sul paesaggio sonoro del teatro fisico (Quadri, 2017), sia in progetti in preparazione come l’indagine su comicità, musica ed effetti sonori che la musicologa Anna Stoll Knecht avvierà nel corso del 2019 («Music and Clowning in Europe, 20th-21st Centuries»)

Il workshop è una proposta della Società Svizzera di Studi Teatrali in collaborazione con il Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI e l’Accademia Teatro Dimitri e con il sostegno della Accademia svizzera di scienze umane e sociali.

 

Giovedì 13 giugno, evento introduttivo

Saluto della Società Svizzera di Studi Teatrali (Paola Gilardi, co-presidente SSST)

Lancio del tema: «Come risuona il territorio negli spazi teatrali?»

Presentazione di tre casi di studio e di due progetti di ricerca:

  • Il rumore lontano. Un esercizio di lettura territoriale del Canton Ticino attraverso i suoni (2018)
  • Centovalli-Centoricordi (2013)
  • Re Cervo (2014, esito performativo del progetto di ricerca «SPASS – Sinergie fra Pratiche Artistiche e Spostamenti Sostenibili»)
  • groove feeling – Artistic scientific research on the groove phenomenon (in inglese)
  • Music and Clowning in Europe, 20th-21st Centuries (in inglese)

 

Venerdì 14 giugno, workshop

Sono benvenuti i contributi provenienti da tutti i campi della ricerca e artistici in inglese o nelle tre lingue nazionali (italiano, francese, tedesco). Per presentare una proposta di contributo al workshop è richiesto l’invio di un extended abstract di lunghezza minima di 1500 e massima di 2000 parole. I contributi saranno sottoposti ad un processo di peer review.

Attraverso la metodologia dell’Openspace i partecipanti sono invitati a riflettere sugli aspetti critici e le opportunità connesse al tema: «come risuona il territorio negli spazi teatrali?». Partecipano all’Openspace le persone che hanno presentato l’abstract con parere favorevole da parte dei peer.

 

Relatori principali

  • Antonella Astolfi, docente di Voce, Accademia Teatro Dimitri
  • Oliviero Giovannoni, musicista, compositore, docente di Ritmo, Accademia Teatro Dimitri
  • Sebastian Matthias, ricercatore, coreografo e artista associato presso K3 – Zentrum für Choreographie | Tanzplan Hamburg a Kampnagel
  • Anna Stoll Knecht, musicologa e ricercatrice, Jesus College, University of Oxford / Accademia Teatro Dimitri
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Questo è molto legato a una importante tradizione di prosa che ne ha definito spesso i principali sviluppi, ma non è stata adeguatamente tenuta in conto rispetto ai suoi influssi sui processi creativi e drammaturgici. Una ricerca sullo spazio dei suoni nel teatro ha trovato nelle attività all’Accademia Teatro Dimitri un terreno fertile sia nelle riflessioni sul paesaggio sonoro del teatro fisico (Quadri, 2017), sia in progetti come l’indagine su comicità, musica ed effetti sonori che la musicologa Anna Stoll Knecht ha avviato nel corso del 2019 («Music and Clowning in Europe, 20th-21st Centuries»).

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